10/04/18

[Altreletture] Il ritorno dei mostri selvaggi di Maurice Sendak


[La rubrica Altreletture è dedicata alla segnalazione di articoli reperibili in rete.]

Uno degli eventi editoriali più chiacchierati in Italia negli ultimi mesi è stato il trionfale ritorno in libreria del classico di Maurice Sendak Nel paese dei mostri selvaggi (Where the Wild Things Are, 1963), riproposto da Adelphi nella collana “I cavoli a merenda” e nella nuova traduzione di Lisa Topi.

02/04/18

«Naughty Pete», il gioiello di Charles Forbell


[Una versione ridotta dell’articolo è stata pubblicata su Fumettologica il 14/3/2018.]

Nei primi anni del ‘900 una delle figure più caratteristiche e ricorrenti nelle strisce a fumetti statunitensi era quella del bambino monello. Le sue incarnazioni più celebri furono i gemelli Hans e Fritz della serie The Katzenjammer Kids, creati nel 1897 da Rudolph Dirks e noti in Italia come Bibì e Bibò, e il Buster Brown di Richard Felton Outcault (1902), ma il grande successo ottenuto da queste strisce, com’è naturale, portò molti altri autori a imitarne la formula, e così pressoché tutti gli inserti domenicali dei principali quotidiani dell’epoca traboccavano di variazioni più o meno spudorate sul medesimo tema.

26/03/18

Cose che nessuno sa. «Nobody Knows» di Hirokazu Koreeda


Tempo fa mi è stato proposto di scrivere un articolo per Effemeridi, la nuova rivista digitale e cartacea di Inutile concepita come un “atlante dei primi anni 2000”, dove ogni numero va a comporre assieme agli altri un mosaico ideale di ricordi, suggestioni ed eventi legati al primo decennio del nuovo secolo. La mia scelta è ricaduta sull’anno 2004 e su un film a cui sono molto affezionato, Nobody Knows di Hirokazu Koreeda, uscito per l’appunto in quell’anno e ispirato a un tristissimo fatto di cronaca avvenuto a Tokyo nel 1988, quando una madre abbandonò i suoi cinque bambini in un appartamento.

23/02/18

[Soffitte] Le origini del fumetto statunitense in una raccolta online


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

Il fumetto nacque e si diffuse negli Stati Uniti negli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, quando sugli inserti domenicali dei principali quotidiani comparvero le prime strisce di vignette sequenziali e poi si consolidarono i tratti basilari del linguaggio grafico, stilistico ed espressivo che sarebbe divenuto caratteristico del medium.

26/01/18

Robot e tecnocrazia. Appunti sull’animazione di una volta


Un’illustrazione di Winsor McCay apparsa il 2 aprile del 1933 sul San Francisco Examiner rappresenta un mostruoso dinosauro meccanico a spasso nel quartiere industriale di una città, mentre calpesta e distrugge tutto ciò che gli capita sul cammino. La scritta “Technocracy” sul corpo della bestia è un chiaro rimando all’omonimo movimento sociale che da qualche mese stava raccogliendo consensi negli Stati Uniti, proponendo di superare la crisi economica attraverso la sostituzione dei politici con scienziati e ingegneri ritenuti in grado di risollevare le sorti del paese.