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A paragone con le morti “celebri” che dall’inizio dell’anno hanno scosso il mondo dello spettacolo – David Bowie e Alan Rickman in primis –, la scomparsa di uno scrittore come Michel Tournier, per chi ha avuto modo di conoscere e apprezzare la sua opera letteraria, è accolta con una tristezza inversamente proporzionale all’indifferenza del grande pubblico. Se si esclude la Francia, paese natale dello scrittore, la notizia è passata quasi inosservata sui social network di tutto il mondo e così pure in Italia, dove i libri di Tournier – ricordava appena un paio di settimane fa Marco Belpoliti – sono pressoché sconosciuti ai lettori più giovani perché letteralmente spariti dalla circolazione.