29/09/22

La cosa più naturale del mondo


Credo di averlo già incontrato anni fa, quando insegnavo altrove. Era sul tram con la nonna, non lontano dalla stazione, un pomeriggio in cui per caso mi sono soffermato a guardarlo nella sua divisa elegante, inconsapevole che in un giorno come tanti si possa incrociare un’immagine del futuro. La sua vecchia scuola si affaccia su quella strada, mentre qui siamo entrambi ospiti provvisori, senza divisa ma mascherati, e per via dei lavori di ristrutturazione non vedremo la nostra vera scuola per molti mesi, forse fino alla fine dell’anno scolastico. I due nuovi arrivati, alunno e maestro, in una classe ormai abituata ai traslochi e all’impensabile.

È come se i bambini fossero rimasti piccoli, come se per certi versi questi due anni non fossero trascorsi davvero. In questa età di passaggio suona ancora strano chiamarli “ragazzi”. Bisticciano e per dispetto si danno le sculacciate, poi vengono a lamentarsi. Non si sanno regolare, così i loro giochi di calci e strattoni paiono spesso eccessivi, come le emozioni che trattengono a stento, soprattutto a chi ha dimenticato la propria infanzia.
 

[Continua sul numero 3 di Quarantotto*]

*Quarantotto è la rivista semestrale di Topipittori disponibile in tutte le librerie aderenti al progetto La Casa dei Topi (qui una lista aggiornata delle Case dei Topi). La rivista può essere anche ordinata in tutte le librerie (basta che il libraio la richiesta al proprio agente ALI) e può essere acquistata online, ad esempio sul sito della libreria Spazio Libri La Cornice di Cantù (CO) o sul sito della libreria Spazio B**K (Milano).

Volendo trovare un filo rosso che leghi i contributi ci viene in mente la parola “relazioni”: come abbiamo scritto nell’editoriale, «Siamo alberi, ma abbiamo senso solo in quanto bosco.»
Così, apriamo il numero 3 di Quarantotto con Arianna Squilloni, editrice e scrittrice spagnola, che racconta un’esperienza associativa fra editori spagnoli (pensando ai tanti tentativi di fare qualcosa del genere in Italia e al loro rapido naufragio); proseguiamo con alcune riflessioni di Eleonora Bellini, che è stata per 42 anni direttrice della Biblioteca Achille Marazza di Borgomanero, sulla biblioteca come centro di relazioni: fra le persone, fra i libri, e fra le persone e i libri. Kitty Crowther, autrice e illustratrice vincitrice dell’Astrid Lindgren Memorial Award 2010, propone un pensiero sulla relazione fra il segno e l’ambiente in cui l’illustratore si muove; Massimiliano Tappari, fotografo e scrittore, si concentra sul contenuto poetico e filosofico delle parole dei bambini; Giulia Mirandola mette a fuoco l’interazione dei bambini con i libri in un gruppo di lettura di albi illustrati a Berlino; Matteo Maculotti, maestro e studioso di letteratura per ragazzi, indaga la relazione fra maestro e bambini, a scuola; Valentina Pellizzoni, libraia e scrittrice, si concentra sulla relazione fra ragazzi e ambiente, oggi così sentita.

(dalla presentazione di Paolo Canton sul blog Topipittori)