26/08/16

[Soffitte] Pedagogia nera e libri per l’infanzia nell’età della Secessione


La rubrica Soffitte era stata inaugurata mesi fa da una rassegna di libri illustrati per bambini nell’Unione Sovietica degli anni ‘20; a un’altezza cronologica di poco precedente è dedicata questa nuova selezione, sempre di libri illustrati, questa volta pubblicati nei paesi di lingua tedesca durante il primo decennio del ‘900. Come etichetta rappresentativa dell’epoca si è scelta quella della Secessione, movimento artistico e culturale che ebbe i suoi influssi anche nell’ambito della produzione di libri per l’infanzia, e come motivo cardine quello della pedagogia nera (Schwarze Pädagogik), costante tematica di un gran numero di storie dell’epoca.

17/09/15

Carl Storch, l’emulo austriaco di Wilhelm Busch


All’interno della folta schiera di artisti che a cavallo tra XIX e XX secolo sono stati fortemente influenzati dall’opera umoristica di Wilhelm Busch, un nome menzionato di rado e sconosciuto ai più è quello dell’illustratore austriaco Carl StorchNato nel 1868 a Budapest (all’epoca seconda capitale dell’impero austro-ungarico), Storch cominciò la sua carriera sul finire del XIX secolo illustrando alcuni classici della letteratura tedesca e collaborando a diverse testate tra cui il celebre periodico Fliegende Blätter, un settimanale umoristico e satirico che appena qualche decennio prima ospitava regolarmente sulle sue pagine le storie a vignette di Busch.

19/06/15

Wilhelm Busch. I “bambini terribili” precursori di Max e Moritz


[In un articolo precedente avevo analizzato le analogie che legano Max und Moritz (1865) di Wilhelm Busch alle avventure di Till Eulenspiegel, eroe della tradizione comico-popolare tedesca a cavallo tra XV e XVI secolo. In questo articolo vorrei studiare la genesi di Max und Moritz sulla base di alcune opere di Busch che anticipano il motivo dei “bambini terribili” e che per certi aspetti si richiamano al modello di Der Struwwelpeter di Heinrich Hoffmann (1845).]

15/04/15

Wilhelm Busch. «Max und Moritz» sulle orme di Till Eulenspiegel


[In occasione dell’anniversario della nascita di Wilhelm Busch, nato il 15 aprile 1832, e nel centocinquantenario della pubblicazione di Max und Moritz (1865), proponiamo un articolo dedicato al geniale artista tedesco e alla sua opera più celebre.]

Si è soliti ricordare Wilhelm Busch, in virtù delle sue irriverenti storielle in versi illustrate (Bildergeschichten) e nell’ambito di quella corrente che è stata definita “protofumetto”, come uno dei più illustri precursori del genere del fumetto. Il carattere innovativo e sperimentale delle sue opere, d’altra parte, non deve indurre a trascurare il loro legame con una tradizione anteriore, la cui ascendenza è da rintracciarsi soprattutto nella letteratura tedesca di matrice comico-popolare sviluppatasi tra la fine del XV ed il XVI secolo.

08/03/15

«Max und Moritz», un cortometraggio dei fratelli Diehl


Tra il 1928 e il 1970 i fratelli Ferdinand, Hermann e Paul Diehl si affermarono come i principali produttori tedeschi di film a pupazzi animati (Puppentrickfilm), realizzandone svariate decine su temi tratti perlopiù da fiabe e raggiungendo la massima notorietà con la creazione del riccio antropomorfo di nome Mecki.