09/06/25

Un giardino di storie
nell’anno del Coniglio


(Questo racconto di scuola risale al 2023, quando insegnavo in una quinta. Non l’avevo mai pubblicato, data la sua lunghezza. È un testo pensato per essere letto su carta, non su uno schermo, quindi a chiunque volesse leggerlo dall’inizio alla fine consiglio di stamparlo.)

Il Topo e il Bue sono compagni di banco molto affiatati, e oltre a essere gli ultimi due alunni sul registro di classe possono vantare corporature che rispecchiano alla perfezione le scelte della sorte. Per celebrare il nuovo anno del Coniglio abbiamo estratto da un ventaglio di “biglietti della fortuna” gli animali dello zodiaco cinese, e non appena cominciamo a svelare il loro ordine di arrivo al cospetto di Buddha, il piccolo bambino-topo abbraccia calorosamente il grande bambino-bue, perché scopre di essere arrivato per primo grazie all’amico che l’ha trasportato sulla groppa. Compagni di banco sono anche i “fratelli” Drago e Serpente, due alunne che in effetti hanno nomi molto simili, mentre il Maiale è un bambino che di cognome fa Porcù e non mangia carne suina, e chi se non Alice avrebbe potuto (ri)trovare sulla sua strada il Coniglio?

31/10/24

Un anno sul treno
della Via Lattea


Sul banco del bambino-scorpione, in cima ai libri e ai quaderni da portare in ospedale, ho lasciato solo un volumetto molto più piccolo degli altri. Nell’aula vuota, mentre l’intervallo sta per finire, posso già vedere i suoi compagni sbirciare la montagna e il sole alto nel cielo sulla copertina color pesca, poi leggere incuriositi il titolo e il nome dell’autore su quell’oggetto non meglio identificato, così diverso dai tanti libri patinati e vistosi che circolano a scuola. Una notte sul treno della Via Lattea. Miyazawa Kenji.

24/06/24

Il viaggio del bambino-scorpione


È di un bambino la domanda che rilancio ai miei nuovi alunni, in entrambe le quinte che mi accolgono quest’anno, per cominciare a conoscerci dalle cose che più ci stanno a cuore: «Qual è il tuo animale preferito?». Invito i bambini a rifletterci bene, e prima di far partire il giro ci aggiungo una coda, piccola ma essenziale: «E perché?».

04/03/24

I visori e il futuro dell’educazione


Credo che il lancio del nuovo visore Apple Vision Pro, in vendita dal 2 febbraio negli Stati Uniti, debba suscitare in ciascuno di noi delle domande circa la società in cui viviamo e il mondo che vorremmo abitare. Guardando le immagini e i video diffusi, nei quali si vedono persone che indossano il costoso gadget tecnologico per strada, sui mezzi pubblici e perfino alla guida di auto, immerse nel loro mondo “aumentato” ed estraniate dalla realtà sociale, il mio pensiero è corso subito alle aule di scuola.

30/06/23

Antonio Faeti. Nel castello delle belle avvelenate


Durante la prima presentazione online della collana “Babalibri Educazioni”, lo scorso autunno, i curatori Francesco Cappa e Martino Negri hanno illustrato i caratteri di un interessante progetto di recupero e riscoperta di testi che rappresentano delle pietre miliari della saggistica pedagogica, da molti anni irreperibili nelle librerie perché fuori catalogo, ai quali poter affiancare nel prossimo futuro altre proposte di titoli inediti. Due storiche collane di Emme Edizioni come “Il Puntoemme” (1971-1985) e “L’asino d’oro” (1979-1988), dedicate rispettivamente ai mondi della scuola e della letteratura infantile, sono il principale riferimento genealogico di questo progetto, che riallacciandosi a un’epoca di grande fermento culturale mira a stimolare nuove occasioni di riflessione sull’infanzia e sulle pratiche educative.