11/08/15

[Altreletture] Charles Burns, Alice, conigli e leoni bianchi


Prende il via con questa prima puntata Altreletture, nuova rubrica dedicata alla segnalazione di articoli recentemente pubblicati in giro per la rete e relativi ad argomenti di sicuro interesse per i lettori di questo sito.

01/08/15

«Wonderfully vulgar». La nascita del fumetto inglese


A proposito della sua infanzia londinese, trascorsa nell’ultimo decennio del XIX secolo, Charlie Chaplin rievocò in un’intervista il piacere provato nel leggere i fumetti di quell’epoca, per i quali coniò l’espressione “wonderfully vulgar” (“deliziosamente volgari”). A molti anni di distanza, nel 2013, la locuzione è stata ripresa come titolo di una mostra a cura di Kevin Carpenter relativa ai primi decenni di sviluppo del fumetto inglese (dal 1873 al 1939), ospitata dall’Università di Oldenburg – che possiede una collezione di circa 5000 fumetti storici inglesi – e tuttora visitabile online.

20/07/15

«Il mito del Paese di Cuccagna». Una mostra a Milano


Dal 9 luglio all’11 ottobre 2015
Sala Viscontea del Castello Sforzesco, Piazza Castello, Milano

Sviluppatosi in epoca medievale come sogno di evasione condiviso dai ceti subalterni, il mito del Paese di Cuccagna – “una versione plebea dell’aristocratica età dell’oro,” come scrisse Piero Camporesi – si fonda sulla fantasia di un luogo dove vigono in eterno l’abbondanza di cibo, l’ozio, la libertà e il piacere dei sensi, nell’ottica di un mondo alla rovescia che non ammette gerarchie e dove i vizi sanzionati dalla cultura “ufficiale” diventano virtù.

08/07/15

Elefanti, videogiochi e pornografia. I fumetti onirici di Yan Cong


Nel 2010 l’associazione culturale bolognese Canicola presentava al pubblico italiano Il sogno dell’elefante, un libro a fumetti del giovane autore pechinese Yan Cong (classe 1983) che riunisce quattro storie brevi originariamente pubblicate sul blog dell’artista (ora divenuto un sito). Al di là dell’indubbio pregio del progetto editoriale a monte del libro (una prima edizione mondiale realizzata in parallelo alla prima mostra personale europea dell’artista, e che ha ispirato in seguito un’edizione cinese ampliata in grande formato a cura della Star Gallery di Pechino), l’interesse dell’opera risiede soprattutto nel suo linguaggio fortemente sperimentale, segno di una ricerca stilistica che rifiuta in toto, sul piano grafico come su quello narrativo, le convenzioni tipiche dei manga giapponesi. 

25/06/15

L’invenzione dei “funny animals” alle origini del fumetto statunitense


[Articolo pubblicato originariamente su Fumettologica il 10 giugno 2015.]

Si è soliti chiamare funny animals gli animali antropomorfi che nel ‘900 hanno attraversato la storia del fumetto e dei cartoni animati, riallacciandosi ad una tradizione eterogenea di antica memoria (che trova i suoi più prossimi antenati nell’illustrazione satirica, nella favolistica e nella letteratura per l’infanzia) ma soprattutto distinguendosi all’interno della cultura popolare del secolo trascorso come uno dei più significativi prodotti dell’immaginario occidentale.