04/04/23

Una malattia invisibile (racconto)


Sui canali social l’assessore ha lanciato la settimana del verde, la Green Week, congratulandosi da solo per i suoi progetti innovativi.
Nella piazza, intanto, alcune persone si sono radunate attorno a un grande albero antico. Si dice che stia morendo, eppure sui suoi rami sono comparsi degli splendidi germogli.
Una coppia di anziani sospira: nemmeno gli anni delle loro vite messi assieme raggiungono quelli dell’albero, che ha attraversato due guerre e conosciuto tre secoli diversi.
È un albero vecchio e malato, dice un signore. Lo scrive anche il giornale, non c’è più tempo per rimandare l’abbattimento.

29/03/23

Il profeta, il maestro e il giardiniere


«Mi ricordai di quel profeta dallo sguardo duro e per giunta guercio. Un giorno mi venne a trovare fremente di sdegno. Uno sdegno sinistro:
– Occorre sterminarli – mi disse.
Io capii che aveva il gusto della perfezione, poiché solo la morte è perfetta.
– Essi peccano – disse.
Io tacevo. Vedevo dinanzi a me quell’anima temprata come una spada. Ma pensavo: – Costui esiste contro il male. Non esiste se non attraverso il male. Che cosa sarebbe dunque senza il male?
– Che cosa desideri per essere felice? – gli chiesi.
– Il trionfo del bene.
Mi rendevo conto che egli mentiva, poiché chiamava felicità il lasciare arrugginire la propria spada senza usarla.»

27/02/23

ChatGPT a scuola. Un appunto


È stato pubblicato oggi su Doppiozero un interessante articolo di Alessandro Carrera sulle scritture prodotte dall’intelligenza artificiale, intitolato ChatGPT. Il punto di vista del diavolo. Vorrei soffermarmi sul modo in cui viene affrontata la questione scolastica, che è solo uno dei tanti punti toccati dall’articolo.

20/02/23

George Orwell. Lingua e letteratura del totalitarismo


«Il Parlanuovo non aveva soltanto lo scopo di fornire un mezzo di espressione per la visione del mondo e le abitudini mentali consone ai seguaci del Socing, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Si dava per inteso che con l’adozione totale e definitiva del Parlanuovo e la consegna del Parlantico all’oblio, un pensiero eretico – vale a dire un pensiero che divergesse dai principi del Socing – diventasse di fatto impensabile, almeno là dove il pensiero dipende dalle parole. […] Un simile esito veniva ottenuto in parte con l’invenzione di nuove parole, ma soprattutto tramite l’eliminazione dei termini sconvenienti e la spoliazione di significati non ortodossi e, per quanto possibile, di ogni altro significato secondario.»
 

08/02/23

Il cuore dell’imperatore. Su «L’usignolo» di Andersen


Condivido il testo di un discorso che ho scritto ispirandomi alla fiaba L’usignolo, di Hans Christian Andersen, e ad alcune osservazioni fatte dai miei alunni di quinta elementare dopo la lettura di questa fiaba. Ho letto questo testo in classe per riprendere alcuni spunti che erano emersi dal dialogo, riallacciandomi a una battuta che durante la lezione precedente non avevo compreso.