01/02/16

Walt Disney e la poetica del brutto anatroccolo


[Articolo pubblicato originariamente su Fumettologica il 20 gennaio 2016.]

Walt Disney ha prodotto due trasposizioni animate della fiaba Il brutto anatroccolo (1843) di Hans Christian Andersen, entrambe appartenenti al ciclo delle Silly Symphonies: The Ugly Duckling (1931, in italiano Il brutto anatroccolo) e Ugly Duckling (1939, in italiano Il piccolo diseredato). La circostanza è di per sé significativa, perché si tratta dell’unica fiaba riproposta da Disney in due occasioni distinte, e può servire da spunto per indagare l’influenza di una storia per molti aspetti esemplare all’interno della sua poetica, a giudicare dal numero di cartoni animati interpretabili come variazioni sul tema originario di Andersen.

21/01/16

L’eredità di Michel Tournier (1924-2016)


A paragone con le morti “celebri” che dall’inizio dell’anno hanno scosso il mondo dello spettacolo – David Bowie e Alan Rickman in primis –, la scomparsa di uno scrittore come Michel Tournier, per chi ha avuto modo di conoscere e apprezzare la sua opera letteraria, è accolta con una tristezza inversamente proporzionale all’indifferenza del grande pubblico. Se si esclude la Francia, paese natale dello scrittore, la notizia è passata quasi inosservata sui social network di tutto il mondo e così pure in Italia, dove i libri di Tournier – ricordava appena un paio di settimane fa Marco Belpoliti – sono pressoché sconosciuti ai lettori più giovani perché letteralmente spariti dalla circolazione.

15/01/16

Un omaggio di Maurice Sendak a Mickey Mouse


La figura di Mickey Mouse è stata per Maurice Sendak oggetto di uno speciale legame affettivo nato negli anni dell’infanzia (il suo primo disegno conservato ritrae appunto il personaggio di Walt Disney), riflesso nella sua produzione artistica (il bambino di In the Night Kitchen è chiamato Mickey) e sancito anche in punto di morte nelle sue ultime volontà testamentarie (dove i primi beni destinati al Rosenbach Museum di Philadelphia riguardano la sua collezione di memorabilia di Mickey Mouse, stimata la seconda più grande al mondo). Nel 1978, in occasione del cinquantesimo compleanno di Mickey, Sendak celebrò la ricorrenza ricapitolando in un articolo di giornale le tappe della loro lunga e importante amicizia (Growing up with Mickey, «TV Guide Magazine», 11/11/1978). L’articolo viene di seguito riproposto in una traduzione italiana.

30/12/15

Prima di Astro Boy. Origini dell’immaginario robotico in Giappone


Le origini dell’immaginario robotico giapponese, assurto alla fama internazionale negli anni ‘70 grazie ad anime come Mazinga Z di Go Nagai e Gundam di Yoshiyuki Tomino, sono il più delle volte ricollegate al periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando Osamu Tezuka realizzò i suoi primi manga e in particolare la serie Testuwan Atomu (1952), nota anche col titolo americano Astro BoyIl riconoscimento dell’importanza cruciale che quegli anni ebbero per la ridefinizione della cultura nipponica, d’altra parte, ha portato spesso a trascurare una fase ancora anteriore – compresa pressappoco tra gli ultimi anni dell’epoca Taishō (1912-1926) e il secondo decennio dell’epoca Shōwa (1926-1989) –, durante la quale il tema delle creature artificiali cominciò a diffondersi in Giappone sulla scia di influssi prevalentemente europei.

04/12/15

«Nostalgia del futuro». Asimov e la futurologia rétro


La futurologia – disciplina che si occupa della previsione del futuro – conobbe una fioritura significativa nel corso del XIX secolo, in parallelo alla diffusione internazionale delle innovazioni prodotte dalla prima rivoluzione industriale. Il rapido avvicendarsi di mutamenti, scoperte e nuove tecnologie stimolò in quell’epoca lo sviluppo di un nuovo genere di curiosità umana, alimentata dall’idea che fosse possibile immaginare in modo più o meno verosimile come sarebbe stato il mondo a distanza di centinaia o migliaia di anni.