14/04/23

Sulle rotte dei sogni


Uno dei sogni a cui sono più affezionato, per me molto significativo nella sua semplicità, risale a qualche anno fa:

Alcuni ex alunni di quinta, ormai iscritti alle medie, sono tornati a scuola per salutarmi. Uno di loro, Christian, prima di congedarsi mi regala un disegno. È una mappa del cortile della scuola molto particolare, perché invece dello spazio rappresenta il tempo, e tutti i suoi elementi sono ricordi che ci riguardano.

A distanza di anni mi sorprende scorgere in questo sogno l’intuizione di un percorso che avrei affrontato in seguito, in un’altra scuola e con altri alunni. Riflettendo ora sul senso di questa intuizione, direi che la mappa del tempo è una mappa che consente a ogni ricordo di farsi immagine del futuro, mettendo in relazione dimensioni solitamente contrapposte. È una mappa che crea continuità fra tempi differenti, e soprattutto nasce come un dono.

23/06/22

Apichatpong Weerasethakul. Sintonie dall’altrove


Joseph ricorda che prima di nascere fluttuava nello spazio attorno alla Terra assieme ad altre persone, lo sguardo rivolto in basso alla superficie del pianeta, in cerca dei suoi futuri genitori. A questa prodigiosa memoria prenatale, negli appunti che lui stesso ha revisionato, si accompagnano ricordi particolareggiati dei primi giorni di vita, cenni su un’adolescenza segnata dal rifiuto di Dio e dalla difficoltà di calmare incessanti flussi di idee, e infine considerazioni sulla riscoperta della fede a seguito di esperienze che gli hanno consentito di maturare una nuova consapevolezza sul proprio passato. Fin da bambino, senza saperlo, Joseph ha cercato nella pratica della meditazione un mezzo per sottrarsi ai vincoli della propria individualità, e in determinate circostanze è arrivato a percepire con straordinaria chiarezza la trama di relazioni che congiunge ogni cosa. All’apice di questo processo, per un breve periodo, è stato in grado di ascoltare ogni conversazione delle persone che aveva attorno, visualizzare il corso delle loro vite fino a quel giorno e interrogare le ragioni che si celano dietro a qualsiasi evento, come una radio capace di sintonizzarsi sulle più impensabili frequenze del reale.

04/11/21

80 anni di Dumbo, il miracolo Disney


Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio dei Quaranta, Walt Disney diede fondo alle proprie risorse per creare i suoi primi lungometraggi animati, destinati a segnare la storia del cinema e le fantasie di intere generazioni di bambini. Vinta con Biancaneve e i sette nani (1937) la sfida titanica del passaggio al formato lungo, le sue ambizioni si concentrarono sulla possibilità di dar vita a titoli sempre più raffinati e spettacolari, capaci di eguagliare o addirittura superare le potenzialità espressive dei film dal vero. La perizia artigianale di Pinocchio (1940), i virtuosismi sinestetici di Fantasia (1940) e l’eleganza stilistica di Bambi (1942) dimostrano che gli esiti artistici raggiunsero ben presto la soglia dell’eccellenza, ma gli sforzi di Disney e dei suoi collaboratori dovettero far fronte a enormi difficoltà produttive.
 

23/04/21

Le altre vite di Apichatpong Weerasethakul


Memoria di Apichatpong Weerasethakul è sicuramente uno dei film più attesi di prossima uscita, anche a prescindere dal tempo trascorso dal suo ultimo lungometraggio distribuito nelle sale, Cemetery of Splendour (2015). Oltre a essere il suo primo film in lingua inglese, girato in Colombia e non più nella Thailandia rurale delle opere precedenti, Memoria nasce dalla collaborazione di Weerasethakul con Tilda Swinton, amica di lunga data con cui da molti anni il regista sognava di lavorare, e stando alle poche informazioni diffuse sulla trama – che parlano tra le altre cose di una donna scozzese in viaggio, in preda a strane allucinazioni uditive – si annuncia come un nuovo importante tassello della sua già ricchissima filmografia. Nel frattempo, per chi è interessato a scoprire la sua opera o approfondirne la conoscenza, un ottimo punto di partenza è il film che poco più di dieci anni fa l’ha portato al successo internazionale con la Palma d’oro vinta al Festival di Cannes, Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (2010), disponibile sulla piattaforma RaiPlay.

23/10/20

Un sogno rodariano


Cade oggi il centenario della nascita di Gianni Rodari, e stanotte, anzi questa mattina, ho fatto un sogno che vorrei condividere perché mi sembra deliziosamente rodariano, incentrato sul mistero di un libro-viaggio. L’immagine del groviglio di fili deriva forse dalle Favole al telefono, mentre l’idea delle strade che vanno da una pagina all’altra mi ha fatto venire in mente Scompiripiglio (Topipittori). La cosa curiosa è che cercando in rete il titolo del libro in questione, Google mi suggerisce una risposta degna di Freud. (Nella foto: la favola probabilmente responsabile di tutto ciò.)