17/11/16

Emilio Salgari e la fantascienza. «Alla conquista della Luna»


È un destino comune a molti scrittori quello di finire col tempo inquadrati nella memoria collettiva sulla base di un’immagine parziale della loro opera e identità, appiattita talvolta sul ricordo di un singolo titolo (al caso emblematico del Pinocchio di Collodi si potrebbe accostare quello dell’Eco romanziere e del suo bestseller Il nome della rosa); ne sono vittime privilegiate, per quella che può apparire come un’ironia della sorte, scrittori che in vita hanno conosciuto il successo e una rara vena prolifica.

Nel caso di Emilio Salgari, per il quale il successo non si accompagnò al benessere economico e la prolificità fu costretta a seguire i ritmi imposti da gravosi obblighi contrattuali, la riduzione è sintetizzabile a partire da due aspetti principali: i confini tematici della sua opera, quasi sempre circoscritta all’ambito dell’avventura esotica tralasciando non solo i romanzi storici, ma anche le storie fantastiche e fantascientifiche, e la considerazione critica del suo stile, troppo spesso valutato indegno del riconoscimento che si concede alla letteratura di qualità.


«[…] in un momento storico in cui la memoria della tradizione e la libertà dell’invenzione sono umiliate dalla fregola dell’autentico, pare opportuno e pietoso cogliere ogni occasione per rendere omaggio alle bellezze dimenticate,» scrisse anni fa Michele Mari a proposito dell’opportunità di riscoprire il fascino della scrittura di Salgari (M. Mari, I demoni e la pasta sfoglia, Cavallo di Ferro, 2010, p. 449).

Ora, una recente iniziativa della casa editrice Cliquot promette al lettore la giusta occasione per farlo riparando ai due errori di prospettiva sopra descritti, con una collezione di racconti a tema fantastico e fantascientifico pressoché ignoti al grande pubblico e raccolti sotto il titolo Alla conquista della Luna: Inghiottiti dal Maelström! (1894); Negli abissi dell’oceano (1903); La Stella filante (1903); Alla conquista della Luna (1904); Lo scheletro della foresta (1904); L’isola delle Sette Città (1905). L’immagine classica e stereotipata del Salgari ne risulterà senz’altro approfondita, così come il discorso sulle fonti e influenze letterarie di cui si nutriva la sua fantasia, dai classici romanzi di Jules Verne ai racconti del mistero di Edgar Allan Poe – su tutti Una discesa nel Maelström (1841) e I delitti della Rue Morgue (1841) –, passando per La leggenda di Sleepy Hollow (1819) di Washington Irving.

Introdotto da un’accurata prefazione a cura di Felice Pozzo, studioso che da molti anni contribuisce alla valorizzazione dell’opera salgariana, il volume inaugurerà la nuova collana cartacea “Fantastica” dedicata alla letteratura di genere e sarà disponibile a partire da dicembre in due formati distinti: un’edizione classica brossurata e un’edizione speciale deluxe per collezionisti a tiratura limitata e numerata, impreziosita dalle illustrazioni di Riccardo Fabiani. Una campagna di crowdfunding lanciata per finanziare almeno in parte il progetto consente già da ora di prenotare una copia del libro insieme ad altri gadget e alle illustrazioni originali.

Un’anteprima di alcune illustrazioni di Riccardo Fabiani.

Copertina della ristampa di Alla conquista della Luna (Sonzogno 1936),
con attribuzione all’autore anziché allo pseudonimo Guido Altieri.


Links:
http://www.cliquot.it/
https://www.produzionidalbasso.com/