Il mio compagno di tavola, un bambino giapponese di otto anni, sta leggendo Tintin. È ora di pranzo, e mentre altri bambini preparano le porzioni l’aula è già diventata una mensa, con tutto l’occorrente disposto in ordine sui banchi raggruppati a isole. Il mio vicino ha invece il turno da cameriere, ma è la sua tovaglietta piena di treni a preannunciarmi il sogno che mi racconterà a breve, e che alla parola shinkansen mi richiamerà alla mente i due fratellini dello splendido I Wish (2011) di Hirokazu Koreeda, regista che in molti film ha dato voce al mondo dell’infanzia con rara sensibilità.
13/11/19
16/09/18
Bagliori fatui. I racconti di Miyamoto Teru
Originariamente pubblicati in un arco di tempo che va dal 1978 al 1988, gli otto racconti contenuti in Bagliori fatui (trad. dal giapponese di Paolo Villani, ed. Carbonio 2017) hanno sancito l’ingresso nelle librerie italiane dell’opera di Miyamoto Teru, autore poco tradotto in Europa ma molto noto in Giappone fin dagli esordi, quando coi primi due romanzi brevi della cosiddetta “trilogia dei fiumi” (Il fiume di fango, 1977; Il fiume delle lucciole, 1977; Il fiume delle luci, 1978) ottenne rispettivamente il premio Osamu Dazai (1977) e il premio Akutagawa (1978), ovvero il più prestigioso riconoscimento letterario nazionale.
23/08/18
Things no one knows. Hirokazu Koreeda’s «Nobody Knows»
[This is a translation of a previous article about Hirokazu Koreeda’s movie Nobody Knows (2004)]
One afternoon, in a moment of pause from the activities of a summer camp, a child proposed me to play a game, telling each other a secret.
“Once,” he whispered to my ear, “I made a map”.
26/03/18
Cose che nessuno sa. «Nobody Knows» di Hirokazu Koreeda
Tempo fa mi è stato proposto di scrivere un articolo per Effemeridi, la nuova rivista digitale e cartacea di Inutile concepita come un “atlante dei primi anni 2000”, dove ogni numero va a comporre assieme agli altri un mosaico ideale di ricordi, suggestioni ed eventi legati al primo decennio del nuovo secolo. La mia scelta è ricaduta sull’anno 2004 e su un film a cui sono molto affezionato, Nobody Knows di Hirokazu Koreeda, uscito per l’appunto in quell’anno e ispirato a un tristissimo fatto di cronaca avvenuto a Tokyo nel 1988, quando una madre abbandonò i suoi cinque bambini in un appartamento.