14/04/23

Sulle rotte dei sogni


Uno dei sogni a cui sono più affezionato, per me molto significativo nella sua semplicità, risale a qualche anno fa:

Alcuni ex alunni di quinta, ormai iscritti alle medie, sono tornati a scuola per salutarmi. Uno di loro, Christian, prima di congedarsi mi regala un disegno. È una mappa del cortile della scuola molto particolare, perché invece dello spazio rappresenta il tempo, e tutti i suoi elementi sono ricordi che ci riguardano.

A distanza di anni mi sorprende scorgere in questo sogno l’intuizione di un percorso che avrei affrontato in seguito, in un’altra scuola e con altri alunni. Riflettendo ora sul senso di questa intuizione, direi che la mappa del tempo è una mappa che consente a ogni ricordo di farsi immagine del futuro, mettendo in relazione dimensioni solitamente contrapposte. È una mappa che crea continuità fra tempi differenti, e soprattutto nasce come un dono.

04/04/19

[Soffitte] Una nuova raccolta online di fumetti americani delle origini


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

La biblioteca digitale Gallica ha recentemente messo a disposizione le riproduzioni digitalizzate di intere annate dell’edizione europea del quotidiano New York Herald, ovvero di una delle più prestigiose testate che contribuirono allo sviluppo del fumetto negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

02/04/18

«Naughty Pete», il gioiello di Charles Forbell


[Una versione ridotta dell’articolo è stata pubblicata su Fumettologica il 14/3/2018.]

Nei primi anni del ‘900 una delle figure più caratteristiche e ricorrenti nelle strisce a fumetti statunitensi era quella del bambino monello. Le sue incarnazioni più celebri furono i gemelli Hans e Fritz della serie The Katzenjammer Kids, creati nel 1897 da Rudolph Dirks e noti in Italia come Bibì e Bibò, e il Buster Brown di Richard Felton Outcault (1902), ma il grande successo ottenuto da queste strisce, com’è naturale, portò molti altri autori a imitarne la formula, e così pressoché tutti gli inserti domenicali dei principali quotidiani dell’epoca traboccavano di variazioni più o meno spudorate sul medesimo tema.

23/02/18

[Soffitte] Le origini del fumetto statunitense in una raccolta online


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

Il fumetto nacque e si diffuse negli Stati Uniti negli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, quando sugli inserti domenicali dei principali quotidiani comparvero le prime strisce di vignette sequenziali e poi si consolidarono i tratti basilari del linguaggio grafico, stilistico ed espressivo che sarebbe divenuto caratteristico del medium.

26/01/18

Robot e tecnocrazia. Appunti sull’animazione di una volta


Un’illustrazione di Winsor McCay apparsa il 2 aprile del 1933 sul San Francisco Examiner rappresenta un mostruoso dinosauro meccanico a spasso nel quartiere industriale di una città, mentre calpesta e distrugge tutto ciò che gli capita sul cammino. La scritta “Technocracy” sul corpo della bestia è un chiaro rimando all’omonimo movimento sociale che da qualche mese stava raccogliendo consensi negli Stati Uniti, proponendo di superare la crisi economica attraverso la sostituzione dei politici con scienziati e ingegneri ritenuti in grado di risollevare le sorti del paese.