20/08/22

[Soffitte] 50 Watts. Tigri e libri “in the Land of Dreams”


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

Quando nell’autunno 2019 ho pubblicato un articolo su Tiger Tateishi (1941-1998), dedicato in particolare a una scoperta fatta l’estate prima alla International Library of Children’s Literature di Tokyo, ovvero il suo albo illustrato Tora no yume (“Il sogno della tigre”, 1984), inedito al di fuori del Giappone, poche informazioni erano reperibili online sull’autore, soprattutto in lingue che non fossero il giapponese, e nessuna su quel libro per bambini che mi aveva tanto incuriosito per il suo fascino misterioso. Il desiderio di condividere la gioia della scoperta di un libro tanto affascinante quanto sconosciuto, una gioia infantile che credo alla base di molte mie ricerche, è stato una delle ragioni principali che mi hanno spinto a scrivere quell’articolo. A distanza di tre anni, ora, questa gioia si rinnova in modo inatteso, perché una neonata casa editrice statunitense, 50 Watts Books, ha scelto di inaugurare il suo catalogo proprio con la prima traduzione mondiale di Tora no yume, ribattezzato in inglese A Tiger in the Land of Dreams. Una casa editrice neonata, ma che trae origine da un progetto online che ha alle spalle una lunga storia di scoperte e condivisioni, e che per gli amanti dei libri e dell’illustrazione non è esagerato definire una pietra miliare del web.

02/12/21

La stagione dei sogni. Un ricordo di Taniuchi Rokurō


Per venticinque anni, dal 1956 al 1981, i lettori del settimanale giapponese Shūkan Shinchō hanno ammirato le splendide copertine di Taniuchi Rokurō (1921-1981), che nel corso della sua vita ne realizzò più di 1300, tutte ispirate al mondo dell’infanzia, provviste di un titolo e corredate da un breve testo evocativo. Kawabata Yasunari ha definito Taniuchi Rokurō «il Takehisa Yumeji dell’era Shōwa», celebrando la sua vocazione di illustratore e poeta, anzi poeta d’immagini. Per il centenario della nascita di “Roku” (come si firmava sempre a margine delle sue opere) vorrei azzardare un paragone che mi sembra ancora più calzante, accostandolo a un altro autore della generazione che lo precedette, Miyazawa Kenji (1896-1933), oggi considerato il più importante esponente della letteratura per l’infanzia giapponese del Novecento.

05/08/14

Treni fantastici dell’Est: letteratura, manga e anime


Alla fine del XIX secolo, in un mondo in rapida evoluzione e sempre più rivolto all’Occidente industriale, il treno entra a far parte dell’immaginario moderno giapponese come simbolo di rinnovamento e veicolo di una nuova visione progressiva dell’esperienza. Al 1872 risale l’inaugurazione della prima linea ferroviaria in Giappone; negli stessi anni la letteratura orientale si cimenta nel racconto del viaggio in treno, adoperandolo come metafora del divenire ed immagine altamente significativa di un mutato rapporto tra l’individuo, lo spazio ed il tempo.