28/03/17

Kim Deitch, «The Boulevard of Broken Dreams»


È probabile che il nome di Kim Deitch suoni poco familiare non solo alla gran parte dei lettori italiani di fumetti, ma anche a non pochi specialisti del settore. Autore legato fin dalla fine degli anni ’60 alla scena underground statunitense, Deitch non ha conosciuto nemmeno in minima parte il successo di pubblico internazionale di colleghi come Art Spiegelman o Robert Crumb, e anche negli U.S.A., benché negli ultimi due decenni sia stato protagonista di un notevole rilancio editoriale a opera della Fantagraphics e abbia ricevuto importanti riconoscimenti (dall’Eisner Award nel 2003 all’Inkpot Award e all’esposizione al MoCCA di New York nel 2008), la sua fama resta tuttora limitata a un ristretto gruppo di appassionati che lo considerano “uno dei più grandi fumettisti di sempre” (Jim Woodring) e “il segreto meglio custodito nel mondo del fumetto d’avanguardia” (Art Spiegelman).