16/11/14

La vita dei giocattoli nell’animazione americana (1907/41)


Il motivo dei giocattoli che prendono vita, in anni recenti consacrato ad un’immensa fama grazie alla trilogia di Toy Story, affonda le sue radici nei primordi del cinema di animazione. Il tema è anzitutto caratteristico di un immaginario legato all’infanzia borghese che si diffonde nel XIX secolo in parallelo alla crescita della produzione artigianale e poi industriale di giocattoli, come testimoniano vari luoghi della letteratura – dai soldatini che prendono vita in Schiaccianoci e il re dei topi (Nußknacker und Mausekönig, 1816) di E. T. A. Hoffmann, nel Soldatino di stagno di Hans Christian Andersen (Den standhaftige tinsoldat, 1838) e in Re Schiaccianoci e il povero Reginaldo di Heinrich Hoffmann (König Nußknacker und der arme Reinhold, 1851) al Pinocchio di Collodi (1881), passando per la fiaba L’omino di pan di zenzero (The gingerbread man, 1875) e arrivando infine alle bambole animate in The Adventures of Two Dutch Dolls and a Golliwogg (1895), libro illustrato di Florence Kate Upton.