12/12/18

Il corpo di Mickey


[Una versione leggermente editata dell’articolo è stata pubblicata su Fumettologica il 26/11/2018.]

Due tendenze storiografiche molto diffuse su Mickey Mouse, e spesse associate, consistono da un lato nell’attribuire al personaggio una determinata personalità o una serie di tratti caratteriali, e dall’altro nel considerarlo una sorta di icona tipicamente americana, portatrice più o meno inconsapevole di valori connaturati alla sua nazionalità. Entrambe le prospettive sono tutt’altro che esaurienti, e più che spiegare il segreto del successo di Mickey, se analizzate nel dettaglio, tradiscono l’incredibile complessità di una figura davvero unica nell’immaginario culturale del Novecento.

26/01/18

Robot e tecnocrazia. Appunti sull’animazione di una volta


Un’illustrazione di Winsor McCay apparsa il 2 aprile del 1933 sul San Francisco Examiner rappresenta un mostruoso dinosauro meccanico a spasso nel quartiere industriale di una città, mentre calpesta e distrugge tutto ciò che gli capita sul cammino. La scritta “Technocracy” sul corpo della bestia è un chiaro rimando all’omonimo movimento sociale che da qualche mese stava raccogliendo consensi negli Stati Uniti, proponendo di superare la crisi economica attraverso la sostituzione dei politici con scienziati e ingegneri ritenuti in grado di risollevare le sorti del paese.

15/01/16

Un omaggio di Maurice Sendak a Mickey Mouse


La figura di Mickey Mouse è stata per Maurice Sendak oggetto di uno speciale legame affettivo nato negli anni dell’infanzia (il suo primo disegno conservato ritrae appunto il personaggio di Walt Disney), riflesso nella sua produzione artistica (il bambino di In the Night Kitchen è chiamato Mickey) e sancito anche in punto di morte nelle sue ultime volontà testamentarie (dove i primi beni destinati al Rosenbach Museum di Philadelphia riguardano la sua collezione di memorabilia di Mickey Mouse, stimata la seconda più grande al mondo). Nel 1978, in occasione del cinquantesimo compleanno di Mickey, Sendak celebrò la ricorrenza ricapitolando in un articolo di giornale le tappe della loro lunga e importante amicizia (Growing up with Mickey, «TV Guide Magazine», 11/11/1978). L’articolo viene di seguito riproposto in una traduzione italiana.

09/01/15

Mickey Mouse. L’evoluzione neotenica del topo-bambino


In un noto saggio intitolato A Biological Homage to Mickey Mouse (Omaggio di un biologo a Topolino), Stephen Jay Gould evidenzia quanto nel corso degli anni il carattere di Topolino ed il suo aspetto esteriore abbiano subìto parallelamente un’evoluzione contraria a quella di ogni essere umano, perché orientata ad una progressiva infantilizzazione.

06/10/14

Il mondo dell’incubo nell’animazione americana (1929/39)


La ricorrenza di un immaginario dell’incubo di derivazione gotica è assai accentuata nei corti animati americani realizzati a partire dal 1929 (anno della grande depressione), in relazione ai quali è possibile parlare di un prolifico “filone gotico” dell’animazione. Le figure predilette di questo immaginario comprendono scheletri, fantasmi, ombre e diavoli; lo scenario tipico è quello notturno, ideale per esaltare il carattere lugubre e sinistro di luoghi come case infestate e cimiteri. Le avventure di questi cartoni animati, benché infarcite di minacce e pericoli, sono il più delle volte raffigurate in modo comico e sempre (o quasi) risolte da un epilogo a lieto fine. La rappresentazione della paura, in questo modo, diviene funzionale alla sua esorcizzazione, perché permette di trasformare anche il più spaventoso diavolo in un innocuo spauracchio.