06/09/18

Lyonel Feininger e il ritorno dei Kin-der-Kids


[L’articolo è stato originariamente pubblicato su Fumettologica il 17/8/2018.]

Gli albori del fumetto pullulano di autentici tesori dimenticati, frutto del talento visionario di singoli autori e di occasioni eccezionali, perlopiù di breve durata, nelle quali il medium ha saputo travalicare i consueti binari espressivi in senso davvero rivoluzionario. Agli occhi dello storico queste occasioni somigliano talvolta a vertiginose scorciatoie spazio-temporali, come i pochi mesi di vita del Naughty Pete (1913) di Charles Forbell, del quale a un secolo di distanza, riconoscendone l’influenza sul proprio lavoro, Chris Ware disse che “giocò coi fumetti più di quanto molti fumettisti fanno in un’intera vita”. Altre volte sono invece sentieri secondari nascosti, eccentrici e irripetibili, come la brevissima serie nonsense esoterica The Wiggle Much (1910) di Herbert E. Crowley, artista britannico dal gusto simbolista tipicamente europeo.

02/04/18

«Naughty Pete», il gioiello di Charles Forbell


[Una versione ridotta dell’articolo è stata pubblicata su Fumettologica il 14/3/2018.]

Nei primi anni del ‘900 una delle figure più caratteristiche e ricorrenti nelle strisce a fumetti statunitensi era quella del bambino monello. Le sue incarnazioni più celebri furono i gemelli Hans e Fritz della serie The Katzenjammer Kids, creati nel 1897 da Rudolph Dirks e noti in Italia come Bibì e Bibò, e il Buster Brown di Richard Felton Outcault (1902), ma il grande successo ottenuto da queste strisce, com’è naturale, portò molti altri autori a imitarne la formula, e così pressoché tutti gli inserti domenicali dei principali quotidiani dell’epoca traboccavano di variazioni più o meno spudorate sul medesimo tema.

18/08/14

Gli esordi di Harold Knerr: «Der Fineheimer Twins» e «Scary William»


Harold H. Knerr è noto per essere subentrato a Rudolph Dirks come autore della fortunatissima serie a fumetti The Katzenjammer Kids (1897). Correva il 1914, anno in cui la serie si sdoppia in due strisce parallele: quella di Knerr, che conserva il nome originale, e quella di Dirks, che dopo varie peripezie diviene The Captain and the Kids. Prima di allora, poco più che ventenne, Knerr si era distinto come uno dei più promettenti disegnatori di strisce a fumetti sui quotidiani statunitensi. Le sue creazioni non brillavano per originalità – in molti casi, anzi, nascevano come plagi di strisce più celebri –, ma la sua abilità stilistica era evidente.

01/08/14

Bibì e Bibò. L’eterna rivolta dei «Katzenjammer Kids»

Bibì e Bibò, The Katzenjammer Kids

The Katzenjammer Kids, serie a fumetti ideata e disegnata da Rudolph Dirks, esordisce il 12 dicembre 1897 sulle pagine dell’American Humorist, supplemento domenicale del New York Journal di William Randolph Hearst.
Max und Moritz di Wilhelm Busch
Max und Moritz

Dirks, tedesco immigrato negli Stati Uniti, su consiglio dell’editore responsabile dell’American Humorist Rudolph Block si ispira nella creazione dei suoi personaggi alle opere del connazionale Wilhelm Busch, poliedrico artista che nei decenni precedenti si era distinto in patria e all’estero per l’ampia produzione di divertenti storie in versi illustrate per ragazzi. La più celebre di queste storie, Max und Moritz (1865), è stata da sempre ritenuta la fonte principale di ispirazione per i gemelli di Dirks.